Primo giorno:
Partiamo alla ricerca della culla del Vino: Il Chianti , le sue bellezze, la sua storia, la patria di cittadini illustri: Giovanni da Verrazzano, scopritore della baia di New Yok, Amerigo Vespucci, importante scopritore del Nuovo Mondo tanto da lasciare il suo nome al nuovo Continente.
Greve in Chianti
Il Mercatale di greve, oggi chiamata Piazza Giacomo Matteotti, dalla tipica forma ad imbuto, il cuore pulsante della cittadina, era da secoli considerata il luogo di incontro, in prossimità del corso d’acqua il Greve e del tracciato della Via Cassia, che univa Firenze a Siena. Sul lato destro della Piazza domina la statua di Giovanni da Verrazano, scopritore della baia di New York.
La peculiarità del Chianti si manifesta attraverrso le sue delizie vinicole e gastronomiche, la norcineria speziata e saporita, riflesso di una terra dai mille colori, esaltata dalla Famiglia Falorni, fiore all’occhiello delle carni e dei salumi toscani.
Secondo giorno:
Monteriggioni: cittadina fortificata
Monteriggioni è un magnifico esempio di Castello fortificato, è rimasto incredibilmente intatto, come se il tempo non fosse mai trascorso su quella collina.
realizzata artificialmente ma invece è stata ottenuta seguendo le naturali curve di livello del terreno.
Il paese si trova in provincia di Siena, a metà strada tra la splendida città e Colle Val d’Elsa. La circolarità perfetta del suo perimetro la fa sembrare una costruzione realizzata artificialmente ma invece è stata ottenuta seguendo le naturali curve di livello del terreno.
Fu costruito dai Senesi tra il 1213 e il 1219, per scopi puramente difensivi e domina il territorio che si affaccia sulla via Cassia. La cinta muraria è composta da 14 torri e 2 porte:la Porta Franca o Romea, rivolta verso Roma e la Porta Fiorentina rivolta verso Firenze.
Terzo giorno:
Ascesa verso La Spiritualità, la ricerca di noi stessi, immersi nelle Foreste casentinesi, le vie francescane
Santuario della Verna
Questo luogo è uno dei più significativi per la vita religiosa di San Francesco, poiché secondo la Legenda Maior di San Bonaventura e come raffigurato negli affreschi di Giotto presenti nella Pala del Louvre e nella Leggenda Francescana che si trova nella Basilica d’Assisi, proprio qui Cristo si rivelò a San Francesco in forma di serafino e ricevette le stimmate.
La struttura del Convento è un classico dell’architettura della zona, completamente in pietra, è immersa in una foresta di faggi ed abeti i quali rendono il tutto ancor più suggestivo e mistico.
Infatti il visitatore che arriva alla Verna si sente subito avvolto, suggestionato ed impressionato da quello che questo luogo trasmette, così che diviene naturale abbassare la voce e camminare compostamente durante la visita.
Il momento più intenso di riflessione si ha nel visitare il “ Sasso Spicco“, uno sperone di roccia appeso alla montagna dove il Santo si recava in preghiera.